“Il miglior modo per prevenire una crisi è crearla”.
Questa è solo una delle ciniche frasi della fortunata serie Sky “IDiavoli” che ha appassionato gli Italiani in pieno lockdown da Covid19.
Una fiction tratta dal libro di Guido Maria Brera e che, per la prima volta, racconta vicende e intrighi
finanziari da un punto di vista europeo e non americano.
Ambientata a Londra, si apre con un tripudio di applausi al giovane protagonista, Massimo Ruggero, un
rampante e talentuoso giovane italiano originario di Cetara, pittoresco borgo della Costiera Amalfitana.
Dotato di un intuito spiccato, assicura, alla banca della City per cui lavora, un profitto stellare andando
“short” * sul debito della Grecia e salendo così sull’ Olimpo dei traders più contesi.
Una interpretazione magistrale, quella di Alessandro Borghi nei panni di Massimo Ruggero, accanto a star del calibro di Patrick Dempsey, capace di raccontare la finanza dalla sua “scatola nera” e facendoci
confrontare con la freddezza e la lucidità che a volte gli uomini (e anche qualche donna) del cosiddetto
“tredicesimo piano” spesso sono costretti a utilizzare.
Siamo portati a pensare alla finanza come a quel mare torbido fatto di intrighi e avidità, un mare insidioso dove una volta individuata la preda la si attacca a suon di operazioni speculative fino a che non scorre il sangue.
Il giovane trader italiano, cui era stata promessa la vicepresidenza della banca poi negata, si avvale di un team che chiama “i pirati”. Con il loro aiuto e con quello di alcuni hacker porta a galla un dossier segreto su un prodotto derivato di dimensioni colossali che solo alla fine si comprenderà essere dietro alla morte oscura di una figura apicale della banca.
Durante una riunione nel pieno della crisi dei paesi periferici europei, salta fuori dall’ intuizione di un
giovane trader l’acronimo PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna). Poi, come ben sappiamo, diventato PIIGS con l’aggiunta della I di Italia.
Il dossier finisce nelle mani di una organizzazione segreta che ha come scopo quella di far saltare l’intero banco della finanza globale.
Massimo comprende che la visione ideologica dell’organizzazione segreta, denominata Subterranea,
potrebbe causare un collasso di dimensioni planetarie e portare alla povertà assoluta miliardi di persone.
L’Italia è troppo grande per fallire (too big to fail) e l’Euro non può saltare.
Aprendo uno short sui titoli del debito della Germania, viene fatta un’azione di “spinta” nei confronti della
Bce che darà il via al Quantitative Easing.
Noi non sappiamo se l’acronimo Pigs è stato partorito in una riunione o sia stata una trovata
giornalistica. Potrebbe anche essere stato coniato davanti a pizza e birra. Quello che succede ai piani alti
non è poi tanto diverso da quello che avviene nel quotidiano delle persone. Una battuta diventa
facilmente un soprannome.
“Whatever it takes”. Sarà fatto tutto il necessario. Queste parole di Draghi sono ormai la storia ma
assolutamente anche il presente.
Durante le prime settimane di pandemia la Bce con Christine Lagarde è stata un attimo titubante ma la
potenza di fuoco non si è fatta attendere.
Le spese per sanità aggiunte alle misure per sostenere il sistema produttivo del paese Italia, proiettano un calo del pil da 9 al 13% (parole del governatore di Bankitalia) nonché un rapporto deficit/pil tra il 160% e il 200%. Roba da far salire le pulsazioni.
Una situazione come quella attuale si presterebbe in misura perfetta ad attivare la speculazione che
potrebbe far volare lo spread **a 500.
Lo spread invece è lì saldo su livelli di poco superiori a prima della crisi. Cosa che dal punto di vista dei
fondamentali non è minimamente giustificabile.
I Diavoli non sono necessariamente cinici speculatori. I Diavoli sono spesso coloro che fanno emergere una crisi e la conclamano per costringere chi ha potere ad affrontarla e a sanarla.
In questa puntata i Diavoli non sono serviti.
L’acqua santa era già pronta ad inondare i mercati. E nessuno va short sull’acqua santa.
Wathever it takes. Sarà fatto tutto il necessario
And believe me, it will be enough. E credetemi sarà abbastanza.
- * SHORT – traduzione letterale “corto” significa vendere qualcosa che non si ha scommettendo di
poterla ricomprare, entro un certo tempo, ad un prezzo più basso e quindi lucrare sulla differenza.
Chi vende allo scoperto si assume un rischio potenzialmente infinito. Infatti chi compra puntanto sul
rialzo rischia di perdere solo il capitale investito perché il prezzo di quello che ha comprato al
massimo può scendere fino a zero.
Chi va short puntando sul ribasso, invece, ha un potenziale di perdita fino a infinito perché non c’è
nessun limite al rialzo del prezzo di quello che ha comprato. Ad esempio se uno speculatore fosse
andato short sulle azioni di Amazon avrebbe un bel problemino … - ** SPREAD – traduzione letterale “differenziale” esprime la differenza tra il rendimento di un titolo
obbligazionario e un altro di pari durata considerato “sicuro”. Nel nostro caso esprime la differenza di
rendimento tra il btp italiano a 10 anni e il bund tedesco a 10 anni. Misura quindi il rischio perché
rappresenta quanto un investitore vuol farsi pagare in più per assumere nel suo portafoglio un titolo
di stato italiano.