L’Oroscopo finanziario per il 2023

2 Gennaio 2023

31/12/22 – è morto il Papa emerito Benedetto XVI, il  primo Papa della storia moderna che rinuncia all’ufficio di romano pontefice rassegnando le dimissioni. Era il Febbraio 2013 e il comunicato fu un fulmine a ciel sereno. Il gesto venne paragonato da qualcuno a quello di Celestino V, il papa che fece “il gran rifiuto” nel 1294, in un periodo buio per la chiesa, e poi imprigionato fino alla morte.
Nel 2013 invece il gesto di Joseph Ratzinger ci ha fatto vedere la chiesa da un più terreno e umano punto di vista, un uomo che per il bene della Chiesa e dei fedeli si fa da parte per problemi di salute o forse anche per fatica psicologica, consapevole che per ricoprire quel “mandato” serve forza fisica. Un Papa, un uomo, che con grande fatica e non pochi contrasti, aveva dato avvio ad una stagione di grande ripulitura del marciume nella chiesa.
Un gesto, quello di Ratzinger,  da parte di un grande teologo e anche per questo ancor più straordinario.

Straordinario come straordinari sono gli anni e il tempo che stiamo vivendo? Forse si… o forse è il mondo ad essere straordinario nella sua evoluzione e nelle sue trasformazioni?

Insieme a Papa Benedetto XVI in questo 2023 ci hanno lasciato La Regina Elisabetta, Piero Angela, Mikhail Gorbaciov, David Sassoli, Monica Vitti, Leonardo Del Vecchio, Shinzo Abe, Sinisa Mihajlovic e infine il grande Pelè.

Chi è stato invece in ottima salute, vivo e vegeto a scorrazzare sui mercati finanziari, è l’orso.

Si definisce “Orso”  il mercato ribassista. Orso perchè la zampata di questo bellissimo animale va dall’alto verso il basso.

A Gennaio si era svegliato dal letargo in cui si era ritirato da mesi, un po’ timido dopo un 2021 eccellente di ripresa post pandemia, e non ci abbiamo fatto tanto caso. “Una pausa di riflessione non fa male” ci siamo detti.
Si è fatto coraggio a Febbraio con l’inizio dell’aggressione di Putin all’Ucraina. “Finirà presto” abbiamo sperato…
Si è irrobustito a Marzo e durante tutta la primavera con l’inflazione fuori controllo e le banche centrali colte di sorpresa che si mostrano  aggressive nel volerla contenere con continue promesse di rialzi dei tassi d’interesse.
Si è preso una breve pausa estiva e una in autunno per poi dare la sua zampata nel finale d’anno fino ad arrivare a brindare alla faccia nostra per tutto il mese di Dicembre.
E’ passato l’orso su tutti i mercati.
Non si è salvato niente.

Ho recuperato le previsioni per il 2022 fatte dagli analisti, i cosiddetti “esperti”, quelli pagati per fare analisi e proiezioni che poi i gestori dei grandi fondi dovrebbero usare per posizionare al meglio i portafogli a loro affidati.

Ve ne riporto alcuni:
A: La nostra analisi mostra che quando l’inflazione sale partendo da livelli negativi o vicini allo zero, potrebbe non influenzare negativamente i prezzi delle azioni in termini reali

B: Un contesto nel quale i rendimenti azionari dovrebbero risultare più modesti ma ancora positivi grazie a solidi utili societari

C: Se le banche centrali nella loro azione di contrasto all’inflazione riescono a stabilizzare il percorso dei tassi reali, è ragionevole secondo Bruno aspettarsi che gli attivi rischiosi continuino a beneficiare anche nel 2022 dei fondamentali che appaiono ancora robusti

D: La ricerca bottom-up, orientata ai fondamentali, potrebbe aggiungere valore identificando opportunità potenzialmente interessanti sui mercati obbligazionari, compreso il debito dei mercati emergenti, l’high yield statunitese e il credito globale investment grade

E: riteniamo che i timori intorno alla Cina siano esagerati. Sebbene possiamo essere meno positivi su alcune parti del mercato, continuiamo a credere che ci siano eccellenti opportunità di investimento nel paese. Restiamo perciò costruttivi sull’asset class e crediamo inoltre che la regolamentazione implementata fin ora dal governo porterà benefici per una crescita futura più sostenibile. Come ribadito più volte, la volontà del governo non è quella di frenare l’innovazione, ma al contrario di favorirla il che contribuirà a portare l’economia cinese a un livello successivo di crescita e a raggiungere l’obiettivo di una “Common prosperity”

F: l’inflazione sarà temporanea e di livello non preoccupante, pertanto l’impatto sulle obbligazioni Investment Grade sarà limitato

G: Il settore tecnologico sarà resiliente al rialzo dei tassi perché rappresenta l’innervatura di tutta la moderna economia.

A,B,C,D,E,F,G,non sono pinco pallino ma primarie case d’investimento, nomi autorevoli che qui ometto perché il mio obiettivo non è prendermi gioco di chi fa previsioni ma…delle previsioni in quanto tali e dimostrare l’inutilità delle stesse. Inutili come gli Oroscopi.
Se le aspettative fossero state in linea con quello che poi è successo, il calo dei mercati non sarebbe avvenuto in dodici mesi ma in 12 giorni perché attese molto negative avrebbero spinto vendite massicce le quali avrebbero causato una vera e propria crisi finanziaria dalle conseguenze imprevedibili e ingestibili.
L’unica previsione sul “tempo che farà” sui mercati finanziari che non leggerete mai, l’unica possibile da fare è la seguente:
NON LO SO.
I mercati finanziari non sono gestiti dai passaggi del sole come le stagioni ma sono la somma di comportamenti umani quotidiani amplificati da schemi quantitativi e matematici che entrano in azione al verificarsi di determinate condizioni indicate dagli umani.

“il buio più profondo è quello prima dell’alba”, vero, ma…quando arriva l’alba? L’ora dell’alba sui mercati non la si può conoscere in anticipo ma, quando arriva,  ci devi essere sennò ti perdi lo spettacolo.

I mercati sono un mostro a tre teste che incenerisce i soldi? O, piuttosto, il “luogo” dove si dà un prezzo a tutto? Il tutto  sono i patrimoni aziendali (azioni) , i debiti (obbligazioni), le materie prime, le monete e tanta altra roba (molta inutile e dannosa) che deriva da queste.

“I mercati sono lo strumento per trasferire soldi dagli impazienti ai pazienti” dice Warren Buffet. Gli impazienti sono quelli che non hanno tempo o che sono “frastornati” dal rumore di fondo, mollano la presa e si perdono l’alba.
I pazienti sono quelli che guardano alla crescita di lungo periodo e riescono a gestire (magari con l’aiuto di qualcuno al loro fianco) i periodi come questo.
Perché l’altra unica previsione che si può fare sui mercati, praticamente certa e mai smentita è la seguente:
Nei prossimi 10 anni i mercati finanziari saliranno e creeranno valore.

Sentirete dire “stavolta è diverso, questa è una crisi diversa”. Lo si è detto sempre.

Negli ultimi 30 anni ci sono state crisi spettacolari ed ecco il risultato (vedi immagine sotto).

Certo un anno come quello appena salutato mette a dura prova la pazienza di ognuno di noi.
Ho trascorso la notte di San Silvestro a Roma. A Mezzanotte si è scatenato il finimondo tanta è stata la voglia di salutare il vecchio e di accogliere il nuovo. Fuochi e petardi di ogni tipo hanno creato la nebbia sopra Piazza Navona. In fumo diverse centinaia di migliaia di euro (quelli davvero soldi bruciati!).
E allora come sarà questo 2023 sui mercati?
NON LO SO, ma qualcosa la voglio dire lo stesso.

Un anno come il 2022 lascia il segno, qualche lezione e molte opportunità.
Il segno lo abbiamo già visto, passiamo alla lezioni.

LEZIONE N.1
Non esiste chi vince sempre.
Anche le stelle più luminose possono cadere ed è il caso dei grandi colossi del tech (Apple – 27%), del web ( Google – 38%) dei social ( Facebook -64%) e dell’e-commerce (Amazon -49%) . La diversificazione ha protetto chi ha avuto dei portafogli globali composti anche da settori tradizionali dell’economia. Nessuno è sfuggito a questo grosso calo dei tech perché il loro peso all’interno degli indici azionari era gigantesco ma la diversificazione ha protetto rispetto a cali di questa misura.

Adesso negli indici azionari è tornato un certo equilibrio.

LEZIONE N.2
Se un organismo viene dopato, prima o poi, gli effetti collaterali arrivano e togliere la dopamina in ritardo crea crisi d’astinenza.
L’effetto collaterale alle massicce iniezioni di liquidità e misure ultra espansive delle banche centrali iniziate dal 2009 per uscire dalla crisi finanziaria, prima e dalla crisi dei debiti sovrani poi, rafforzate nel 2020 per uscire dalla pandemia hanno riacceso l’inflazione. … l’inflazione si sa da dove parte ma non si sa dove arriva e soprattutto quanto dura. E’ per questo che adesso le banche centrali, dopo essersi di fatto sostituite alla politica e ai governi per un decennio e dopo aver ripetutamente sostenuto che “l’inflazione è momentanea”, sono tornate alla loro missione: combattere l’inflazione, costi quel che costi, fosse anche una recessione.

LEZIONE N.3
La Pace e la Libertà sono precondizioni per la prosperità economica e il benessere sociale.
Il mondo libero e democratico ha delle responsabilità nell’edificare la pace e nel costruire le condizioni per una pace duratura in tutto il mondo e nel rimuovere gli ostacoli alla sua piena realizzazione, a partire dalla povertà in tante aree del pianeta.

Passiamo alle opportunità.

LA PRIMA
In 12 mesi si sono ricreate delle condizioni che non si vedevano da anni.
Abbiamo avuto quasi 10 anni di tassi a zero, obbligazioni il cui rendimento atteso non copriva minimamente il rischio e non esisteva alcuna alternativa al mondo azionario per ricercare remunerazione al capitale investito.
Oggi, con opportuna diversificazione, il mondo obbligazionario ha rendimento positivo e, almeno in parte, assicura una protezione dall’inflazione.

LA SECONDA
Sul mercato azionario ci sono i saldi.
Quanto dureranno non si sa e nemmeno possiamo prevedere chi saranno i vincitori di domani.
Solo in pochi hanno la fortuna di intravedere il futuro e sono quelli che il futuro lo sognano e lo guidano.
Io non credo alla fine della globalizzazione semplicemente perché la voglia di conoscenza abbatte i confini e immagino un mondo dove la scienza e la tecnologia siano sempre più al servizio dell’umanità. Ma la globalizzazione di domani avrà nuovi equilibri e meno interdipendenze. Non sarà più un sistema per avere merci a basso costo e dovremo cercare nuove prospettive ma le sfide sono e resteranno globali perchè, come ha detto Sergio Mattarella nel suo discorso ” è la modernità, con il suo continuo cambiamento, ad essere globale”.

LA TERZA
La crisi energetica causata dall’aggressione Russa all’Ucraina e i continui fenomeni climatici estremi hanno dato una spinta eccezionale alla riconversione verso modelli alternativi di produzione dell’energia.
Durante la Cop27 quasi duecento paesi hanno aderito alla creazione del fondo globale “Loss and Damage” e la Cop15 di Montreal ha visto la nascita del piano per la protezione della biodiversità.
C’è stato poi l’annuncio della riuscita, prima volta nella storia, dell’esperimento di fusione nucleare in cui l’energia prodotta è stata superiore a quella impiegata per innescarla. Questo primo traguardo potrà aprire la strada allo sviluppo di una fonte energetica (la stessa che avviene nel sole) illimitata e pulita.

Il miglior augurio per il nuovo anno che posso fare a voi e a me stessa è quello di avere la capacità, indipendentemente dall’età, di vedere “oltre” e di continuare a guardare quel lato della medaglia a volte difficile da osservare ma che porta con sé innovazione, crescita e un futuro migliore.
Buon Anno

Cristina

Cristina Capitoni
Consulente Finanziario
Iscritto all'Albo dei Consulenti Finanziari abilitati all'offerta fuori sede
Via Salerno 2 Sinalunga
Rimani aggiornato
Seguimi sui Social
Seguimi sui social per restare sempre aggiornato sul mondo della finanza
https://cristinacapitoni.it/wp-content/uploads/2021/03/logo_alfabeto_fideuram.png

Copyright by Cristina Capitoni. P.IVA: 01437400524 | Privacy e Cookie Policy | Powered by PlayPixel.it