Alimentazione, benessere e cura degli amici a 4 zampe: un trend dal forte potenziale di crescita in Italia, in Europa ma soprattutto…in Cina!
Nell’eterno confronto tra cane e gatto, anche questa sfida la vince il felino: il 53% circa della spesa degli italiani per alimenti destinati agli amici a 4 zampe è riservata ai gatti. Il restante 47% è destinata ai cani.
Sono sempre di più gli Italiani che scelgono di condividere la loro vita con un animale domestico.
E’ un trend in forte crescita in tutti i paesi sviluppati e lo si sta osservando anche nei paesi in via di sviluppo.
E’ ormai riconosciuto che la presenza di un animale in casa migliora notevolmente il clima familiare, favorisce le relazioni e diffonde serenità.
Non solo, sembra dimostrato che la convivenza con un cane renda più armoniosa la crescita dei bambini e favorisca l’allungamento della vita negli anziani.
Cani e gatti migliorano l’umore di chi vive solo e, soprattutto il cane, aiuta a ridurre gli effetti della vita sedentaria prevenendo tanti disturbi ad essa legati.
Nel 2020, anno della pandemia e anno in cui molti settori economici hanno subito pesanti cali e drastiche riduzioni di fatturato, il settore degli alimenti e della cura degli animali ha accelerato la sua crescita.
In Italia è stata registrata una crescita di fatturato nel 2020 pari al 5% per il settore food e addirittura del 15% per il settore “cura e igiene”.
Si stimano in 60 milioni circa i pets presenti nelle famiglie italiane (non solo cani e gatti, anche pesci e criceti, conigli, uccellini e tartarughe).
Ad un recente sondaggio Il 67% degli italiani ha risposto di possedere almeno un animale domestico.
Come in ogni settore commerciale, cresce a dismisura la quota del commercio on-line: sale infatti del 140% la quota di prodotti per animali acquistati attraverso i siti di e-commerce. Fortunatamente, in questo settore, la crescita dei punti vendita fisici va di pari passo alla crescita degli acquisti online.
Non credo sia solo una mia impressione: in Tv le pubblicità di pet-stores superano ampiamente quelle di articoli per la crescita dei neonati “umani”. Forse sono pari, per intensità, a quelle per i miracolosi farmaci che risolvono vari disturbi (urgenza nella minzione, bruciori di stomaco, stitichezza o altre cosucce fastidiose).
Si assiste ad un fenomeno di “umanizzazione” dell’animale domestico che, vivendo gli stessi spazi dei padroni e seguendoli ovunque nei loro spostamenti, “necessita” di sempre maggiori accessori, ricercati e innovativi.
Cappottini, collari, protezioni per il sole, calzini, zainetti, borse per viaggi, museruole rispettose, giochini e anche …smart devices. Si stanno diffondendo cucce con il controllo elettronico della temperatura, videocamere per il monitoraggio da installare in casa o addosso all’animale e anche giochi intelligenti.
Tra i brand del lusso che hanno dedicato collezioni di accessori agli amici a quattro zampe troviamo nomi come Gucci e Louis Vuitton.
Va meno bene ai gatti e ai cani dei vegani: sono in commercio delle linee di alimenti “vegan” studiate per loro…
Il trend è fortissimo in Cina dove si stima che il settore raggiungerà la mirabolante cifra di 473 miliardi di Renminbi entro il 2023!
Possedere un animale domestico sta diventando per i cinesi una moda molto popolare e va di pari passo con la crescita del benessere delle famiglie, con il calo dei matrimoni e l’aumento delle persone single.
Il fenomeno è molto diffuso tra la generazione dei millennials cinesi che possiedono un elevato reddito e un elevato livello di istruzione.
Il trend è molto forte a livello globale e si può ragionevolmente prevedere una crescita costante tale da poterlo considerare come un mattoncino essenziale del proprio portafoglio di investimenti attraverso fondi d’investimento specifici e focalizzati sul settore.
E’ uno di quei settori che si possono considerare anticiclici, meno soggetti alla variabilità ma con solide prospettive di crescita.
Quindi buoni Pet Investimenti a tutti!
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